La piazza prende il nome dal Palazzo fatto costruire dal cardinale Pietro Barbo, donato poi nel 1560 da Pio IV alla Repubblica di Venezia, che ne fece sede della propria ambasciata, motivo per cui è ancora oggi chiamato Palazzo Venezia.
Situata tra via del Corso e via dei Fori Imperiali, piazza Venezia deriva la sua forma dai rifacimenti dell’area per la realizzazione, tra l’800 e il ‘900 del Monumento a Vittorio Emanuele II.
Il grandioso monumento, noto come Altare della Patria, fu iniziato nel 1885 e concluso nel 1911. La struttura architettonica rappresenta un percorso ascendente ideale che, attraverso scalinate e terrazzamenti, arricchiti da gruppi scultorei e da bassorilievi, si innalza fino al grandioso portico colonnato sormontato dalle quadrighe in bronzo, allegorie dell'Unità della Patria e della Libertà. Nel 1921, nella cripta progettata da Armando Brasini, fu tumulata la salma del Milite Ignoto.
Oltre a Palazzo Venezia, della sistemazione originaria della piazza si è conservato il Palazzo Bonaparte, dove visse, dal 1818 fino alla morte, la madre di Napoleone, Letizia Ramolino.